Chi siamo

Chi siamo Scopri di più su di Noi

New Ecofarm Srl – Da oltre trent’anni ci occupiamo del settore automobilistico, offrendo un servizio di centro raccolta e trattamento veicoli a fine vita con l’eventuale consegna targhe al PRA, il tutto nel totale rispetto per l’ambiente.

Collaboriamo inoltre con società che si occupano di soccorso stradale / autostradale e ripristino stradale post incidenti 24h su 24h. Garantiamo in quanto autodemolitori la vendita di ricambi di auto usati e da circa cinque anni proponiamo la nostra attività anche sul web attraverso l’uso di siti internet che permettono la vendita online dei pezzi di ricambio anche a livello internazionale. Inoltre da un anno siamo entrati nel campo di rivendita all’ingrosso di autovetture e autoveicoli leggeri usati.
Collaboriamo da diversi anni con società aventi veicoli provenienti da depositi giudiziari e per la società FCA Italy Spa / Group PSA Italia Spa di Torino (ad oggi gruppo Stellantis) per il ritiro dei veicoli fuori uso presso le loro filiali con relativo smaltimento.

Garantiamo massima professionalità e serietà avvalendoci della collaborazione di personale specializzato nei settori di competenza.
L’azienda è comodamente situata a soli 3 minuti (1km) dall’uscita del casello autostradale di Anagni (Fr), in via Ponte del Tremio 1 (attualmente aggiornato in via Cangiano 4) nelle vicinanze della concessionaria Mercedes-Benz di Anagni.

  • Rispetto per l’ambiente
  • Cordialità e professionalità al 1° posto
  • Vasta fornitura di ricambi auto
  • Centro autorizzato

La nostra Struttura Una rapida Occhiata

Stabilimento situato su una superficie totale di 4000 mq

Scopriamolo insieme

Lo stabilimento è circondato da un vasto piazzale in cementato. La parte dinanzi è riservata alla clientela (sala d’attesa e cassa per i pagamenti). Nella parte posteriore sono presenti le auto bonificate e messe in sicurezza per la vendita di ricambi. Intorno alle mura che circondano lo stabile, sono presenti le cataste di auto bonificate pronte alla successiva demolizione da parte di aziende che si occupano del loro smaltimento. All’interno dello stabile invece si svolgono tutte le attività principali, ovvero: ufficio, bonifica delle auto rottamate e relativo smaltimento dei rifiuti ed esposizione dei ricambi usati.

Le nostre Autorizzazioni Ciò che Qualifica un centro Autorizzato

Autorizzazione Comunale

Una delle prime cose da fare per aprire un’attività di autodemolizioni è quella di richiedere l’autorizzazione della Provincia, con parere vincolante del Sindaco del Comune, per poter costruire la propria centrale di demolizione.

Nell’autorizzazione sono contenuti tutti i punti fondamentali da seguire per poter gestire un’autodemolizioni, gli aspetti generali sono i seguenti:

  • condizioni organizzative dello stoccaggio dei rifiuti e i processi di trattamento;
  • mantenere inalterati i quantitativi e le tipologie di rifiuti accettati dall’impianto;
  • assicurare che la gestione tecnica dell’impianto sia condotta in conformità a quanto previsto nella normativa ambientale;
  • una corretta gestione e smaltimento dei rifiuti rispettando le norme vigenti in materia di tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente.

Ci sono da rispettare inoltre altre regole specifiche riguardante la Gestione delle varie aree, Gestione dei Rifiuti, Gestione degli Scarichi Idrici, Conformità dell’impianto antincendio e altro.

L’AUA o Autorizzazione Unica Ambientale ha una validità di 10 anni ed è necessario avviare, circa con un Anno di anticipo rispetto alla scadenza, la procedura di rinnovo.

Autorizzazione al Trasporto Categoria 5 Classe F 

Il trasporto di rifiuti può essere effettuato da imprese che siano in possesso di idonea autorizzazione, di cui esistono due tipologie a seconda di chi produce il rifiuto e chi lo trasporta: trasporto di merci per conto proprio e trasporto di merci per conto terzi.

Per quanto riguarda la tipologia dei rifiuti ammessi al trasporto, essi devono essere attinenti all’attività esercitata dall’impresa.

Le iscrizioni per il conto terzi sono vincolate alla tipologia di rifiuti trasportati. La scelta è vincolata alla provenienza del rifiuto, urbano o industriale, ed alla sua natura, pericoloso o non pericoloso. L’Albo Nazionale Gestori Ambientali prevede diverse categorie per il trasporto rifiuti:

  • Cat. 1 – raccolta e trasporto di rifiuti urbani;
  • Cat. 4 – raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi;
  • Cat. 5 – raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi.

Oltre a ciò bisogna tener conto anche delle quantità annue di rifiuti trasportati, per le quali esistono altre categorie o cosiddette classi, da aggiungere alle categorie sopra elencate:

  • A. Quantità superiore o uguale a 200.000 tonnellate;
  • B. Quantità superiore o uguale a 60.000 tonnellate e inferiore a 200.000 tonnellate;
  • C. Quantità superiore o uguale a 15.000 tonnellate e inferiore a 60.000 tonnellate;
  • D. Quantità superiore o uguale a 6.000 tonnellate e inferiore a 15.000 tonnellate;
  • E. Quantità superiore o uguale a 3.000 tonnellate e inferiore a 6.000 tonnellate
  • F. Quantità inferiore a 3.000 tonnellate.

Autorizzazione al Trasporto Categoria 2 bis

La categoria 2 bis dell’Albo Gestori Ambientali è la categoria alla quale devono iscriversi le imprese che intendono trasportare in conto proprio i rifiuti in discarica senza avvalersi di trasportatori esterni. È una categoria largamente utilizzata dalle imprese edili che dal cantiere trasportano i rifiuti da costruzione e demolizione derivanti dal loro lavoro direttamente in discarica.

L’iscrizione all’Albo in categoria 2 bis è necessaria anche per trasportare i rifiuti da manutenzione dal luogo della produzione fino alla sede della propria azienda, per un deposito temporaneo. Questa iscrizione sancisce l’Autorizzazione al trasporto.

Con l’iscrizione albo gestori ambientali 2 bis è possibile trasportare anche rifiuti pericolosi connessi alla propria attività, ovvero quei rifiuti il cui codice CER ha un * dopo il codice, ad esempio: (16.01.11* pastiglie per freni, contenti amianto) che tuttavia hanno un limite di trasporto giornaliero di trenta chilogrammi o trenta litri.

La categoria 2 bis ha una validità di 10 anni, se si intende continuare con il trasporto dei rifiuti, è necessario avviare, con 5 mesi di anticipo rispetto alla scadenza decennale, la procedura di rinnovo dell’Iscrizione 2 bis.

Al momento della registrazione nell’Albo, devono essere inserite le targhe dei mezzi con cui l’azienda intende trasportare i rifiuti, perciò l’autorizzazione si riferisce specificatamente a queste targhe. Qualunque cambio di targa, per acquisto o vendita dei veicoli, deve essere rettificato all’interno dell’Albo Gestori Ambientali con una specifica pratica al fine di ottenere un’autorizzazione aggiornata, se non viene effettuato l’aggiornamento, si rischiano sanzioni sia in caso di un controllo stradale che di accertamento delle autorità competenti.

L’autorizzazione specifica come anche tutti i codici rifiuto, riferiti all’Elenco Europeo dei Rifiuti – EER (ex codici CER), vengono assegnati al momento dell’iscrizione e possono essere modificati in un secondo momento se dovessero variare le esigenze dell’azienda, tuttavia i codici rifiuto che si desiderano inserire devono essere sempre attinenti all’attività svolta da quest’ultima.

Albo Nazionale Gestori Ambientali

L’Albo Nazionale Gestori Ambientali serve a riconoscere i requisiti tecnici, morali e di capacità finanziaria dei soggetti che svolgono le seguenti attività:

  • trasporto rifiuti;
  • bonifica siti inquinati e/o contenenti amianto;
  • commercio ed intermediazione rifiuti senza detenzione degli stessi.

L’Albo è organizzato in:

  • Comitato nazionale, con sede presso il Ministero dell’Ambiente;
  • Sezioni Regionali, presso le Camere di Commercio dei capoluoghi di Regione.

L’obbiettivo dell’Albo è quello di perseguire la trasparenza del settore; esso è infatti aggiornato costantemente e consultabile interamente online.

L’iscrizione è richiesta per poter svolgere le seguenti attività:

  • trasporto dei rifiuti pericolosi;
  • commercio ed intermediazione rifiuti senza detenzione;
  • bonifica dei siti;
  • bonifica dei beni contenenti amianto.

Per l’iscrizione occorre presentare una garanzia finanziaria a favore dello Stato, tramite fideiussione bancaria o polizza fidejussoria assicurativa.

I requisiti per l’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali sono i seguenti:

  • essere cittadini italiani o cittadini di Stati membri della Unione Europea o cittadini di un altro Stato residenti in Italia, purché quest’ultimo riconosca analogo diritto ai cittadini italiani;
  • non essere in stato di interdizione o inabilitazione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese;
  • non aver riportato condanna passata in giudicato a pena detentiva per reati previsti dalle norme a tutela dell’ambiente, condanna alla reclusione per un tempo superiore ad un anno per delitti non colposi;
  • non sussistano nei loro confronti le cause di divieto, di decadenza o di sospensione (arti 67 del decreto legislativo n. 159/2011);
  • non abbiano reso false dichiarazioni o compiuto falsificazioni nel fornire le informazioni richieste per l’iscrizione all’Albo.
  • essere iscritta al Registro delle Imprese o al repertorio economico amministrativo (REA) o, se con sede all’estero, nel registro professionale dello Stato di residenza;
  • non essere, in fase di prima iscrizione, in stato di fallimento, di liquidazione o essere, comunque, soggetti ad una procedura concorsuale;
  • essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali a favore dei lavoratori;
  • per l’iscrizione a determinate categorie deve essere in possesso dei requisiti di idoneità tecnica e di capacità finanziaria ed aver nominato almeno un Responsabile Tecnico in possesso dei requisiti professionali e soggettivi stabiliti dal Comitato Nazionale.

Iscrizione al P.R.A.

La sigla PRA indica il Pubblico Registro Automobilistico e non è altro che un registro nazionale all’interno del quale sono archiviati tutti gli atti di compravendita dei veicoli circolanti sulle strade italiane.

Esso svolge diverse funzioni e sono le seguenti:

  • Atti registrati al PRA
    Ogni passaggio di proprietà dei veicoli viene registrato al PRA. Questi comprendono le prime immatricolazioni e i passaggi di proprietà appunto, ma anche situazioni diverse come i leasing, i fermi amministrativi, i sequestri e molte altre situazioni che comportano il cambiamento di stato di un veicolo.
  • Targa del veicolo
    La targa è quell’elemento univoco che serve a identificare al PRA il proprio veicolo. Grazie al numero di registrazione, viene così a crearsi un legame giuridico.

La composizione delle targhe nel corso degli anni è stata modificata più volte, passando da un semplice numero progressivo a una combinazione di lettere e numeri. La targa viene consegnata dalla Motorizzazione Civile e a questo proposito, è bene fare una piccola precisazione sulla differenza principale tra il PRA e la Motorizzazione Civile.

Differenza PRA e Motorizzazione Civile

La Motorizzazione Civile è un istituto del Ministero dei Trasporti. Anche questo possiede un elenco di tutti i veicoli, proprio come il PRA. Lo si potrebbe definire un registro parallelo.

La differenza sostanziale è relativa ai dati stessi contenuti nei due registri: teoricamente al PRA sono contenuti solamente i dati riferiti alla proprietà del veicolo, mentre in quello della Motorizzazione Civile sono elencati i dati tecnici dello stesso mezzo in ogni sua caratteristica, una su tutte il superamento delle revisioni a cadenza biennale (la prima dopo i primi 4 anni di età del veicolo medesimo).

Negli ultimi anni si era pensato di unificare i due istituti, così da semplificare tutte le procedure e ridurre la burocrazia.

Rottamare un Veicolo

Quando si vuole rottamare definitivamente la propria auto, è necessario fare la radiazione al PRA, ovvero il Pubblico Registro Automobilistico. In sostanza, con la radiazione al PRA, si informa la motorizzazione che il proprio veicolo ha cessato di esistere e con lui le sue targhe. Ma cosa serve per fare la radiazione al PRA?

Come fare la radiazione al PRA della propria auto da rottamare
Per poter effettuare la radiazione al PRA della propria auto è necessario essere in possesso di tutti i documenti dell’auto: libretto di circolazione, certificato di proprietà e ovviamente delle targhe. Ma andiamo con ordine.

Chi può fare domanda di radiazione al PRA
La radiazione al PRA di un veicolo può essere presentata da:

  • Un autodemolitore autorizzato;
  • Una concessionaria auto;
  • Un’agenzia di pratiche auto abilitata allo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA);
  • Il proprietario intestatario dell’auto da rottamare o un suo delegato, provvisto di delega e dei moduli già firmati;

Quali documenti sono necessari
All’atto della rottamazione dell’auto devono essere presentati i seguenti documenti:

  • Certificato di proprietà originale (se lo si è smarrito è sufficiente la denuncia di smarrimento originale presentata alle autorità di pubblica sicurezza);
  • Carta di circolazione originale (se smarrita si può presentare anche per questa la relativa denuncia in originale);
  • Targa anteriore e targa posteriore.

Sistemi di Sicurezza della Struttura e Dipendenti

La sicurezza sul lavoro è un elemento fondamentale in ogni ambiente professionale. Scopo principale è garantire un ambiente di lavoro sicuro e sano per tutti i dipendenti. Ciò implica l’implementazione di misure preventive, la formazione del personale sull’uso corretto degli strumenti e l’adeguata segnalazione di potenziali rischi. Ogni dipendente ha la responsabilità di seguire le norme di sicurezza e collaborare attivamente per mantenere un ambiente lavorativo privo di pericoli. In questo modo, si promuove il benessere degli individui e si riducono al minimo gli incidenti sul luogo di lavoro.

Controlli Periodici della Struttura

Per mantenere un luogo di lavoro sano e sicuro vanno rigorosamente effettuati controlli e manutenzioni dei vari sistemi di sicurezza a cadenza mensile. Di seguito trovate alcuni dei punti fondamentali da tenere sotto controllo:

  • Controllo mensile del funzionamento del depuratore per le acque di prima pioggia, con annesse analisi e scarichi dei vari fanghi prodotti;
  • Controllo semestrale dei sistemi Antincendio e relative manutenzioni;
  • Controllo bimestrale dell’impianto di messa a terra;
  • Controllo mensile del corretto funzionamento del carrello elevatore;

Automezzi Certificati 

Il concetto di “automezzi certificati” può riferirsi a diversi aspetti a seconda del contesto. Ecco alcune interpretazioni possibili:

  1. Certificazione Ambientale: Nel caso del trasporto dei rifiuti, potrebbe essere necessario che gli automezzi siano certificati dal punto di vista ambientale e conformi alle normative sulla gestione dei rifiuti.
  2. Certificazione di Sicurezza: Gli automezzi utilizzati per il trasporto di merci pericolose o sensibili potrebbero richiedere una certificazione specifica di sicurezza.
  3. Certificazione Tecnica: I veicoli, in generale, devono spesso superare controlli tecnici periodici per essere considerati conformi agli standard di sicurezza e funzionalità.
  4. Certificazione Euro: Nei paesi europei, la certificazione Euro indica la conformità agli standard europei in materia di emissioni dei veicoli a motore.

Attestati di Formazione dei Dipendenti 

L’addestramento e la formazione dei dipendenti sono aspetti cruciali per il successo di un’organizzazione. Come azienda professionista nel nostro settore, abbiamo sempre posto sul primo piano la sicurezza dei nostri dipendenti, tutelandoli e facendo in modo di crescere tutti insieme.

Gli attestati di formazione sono documenti che confermano che un dipendente ha completato con successo un corso di formazione specifico. Gli attestati della sicurezza sul lavoro, corsi di formazione e di potenziamento rappresentano non solo un obbligo per ogni lavoratore ma soprattutto un proprio diritto e dovere.

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